Il Vallo di Diano è un interessante territorio situato nella Provincia di Salerno, nel cuore della Campania, in Italia. Famoso per la sua bellezza naturale straordinaria e per la ricchezza storica e culturale, offre un luogo ideale per gli appassionati di trekking e di passeggiate all'aria aperta.
    Il Vallo di Diano si estende su una valle lussureggiante, circondata da alte montagne e colline ondulate. Il paesaggio è vario e rigoglioso, con boschi di faggi, querce e castagni, prati verdi, torrenti e cascate. I sentieri di trekking nella regione sono numerosi e adatti a tutti i livelli di esperienza.
    Il Vallo di Diano fa parte del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il più grande parco nazionale in Italia e uno dei siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO. All'interno del parco, si possono trovare una serie di sentieri ben segnalati che offrono una vista panoramica sulla valle e sulle montagne circostanti. Lungo il percorso, potreste avere la possibilità di avvistare la fauna selvatica locale, tra cui il lupo appenninico e l'aquila reale.
    Durante il vostro trekking nel Vallo di Diano, avrete anche l'opportunità di esplorare l'abbondante patrimonio storico e culturale della regione. Potreste passare attraverso antichi borghi medievali, visitare chiese e monasteri secolari, e ammirare le numerose testimonianze della lunga storia di questa parte dell'Italia. In particolare, non perdete la Certosa di Padula, uno dei più grandi monasteri d'Europa, famoso per il suo chiostro monumentale e le sue antiche cucine.

    Alcune escursioni consigliate:

    Il monte Cervati

    Si tratta del monte più alto della Campania e si trova al confine tra il Vallo di Diano e il Cilento. Si può ascendere alla cima sia dal comune di Sanza nel Vallo di Diano che da Piaggine nel Cilento. Molto suggestive sono le passeggiate sulla neve in inverno con le ciaspole. Alcuni dei punti di riferimento sono il Santuario della Madonna del monte Cervati o della Neve e il rifugio Rosolia (leggi tutto ...)

    Monte San Giacomo

    Il percorso è molto panoramico e sono visibili i monti Lattari, il Vesuvio, gli Alburni, i monti della Maddalena...

    Buonabitacolo

    Si parte dai laghetti per la pesca delle trote poco fuori dall'abitato di Buonabitacolo e si sale verso le creste che dividono il Vallo di Diano dalla Valle del Peglio.

    La Valle delle Orchidee di Sassano

    Un percorso molto suggestivo per chi ama questo genere di fiori. (leggi tutto ...)

    Monte Vivo

    Al confine tra il Vallo di Diano e degli Alburni si può godere di un bel panorama. Chi raggiunge la cappella della Madonna del Vivo potrà godersi il panorama del Cervati e del territorio di Piaggine.

    Inghiottitoio di Vallivona

    Si tratta di un cenote carsico ( https://it.wikipedia.org/wiki/Cenote) nel territorio di Sanza profondo oltre 100 m che raccoglie l'acqua piovana dalla conca di Vallivona sul monte Cervati. Una passeggiata molto suggestiva.

    Cocuzzo delle Puglie

    Il Cocuzzo delle Puglie nel territorio di Teggiano è situato lungo una via molto antica che collegava il Cilento alle coste tirreniche e ioniche. Dai romani al medioevo su questo tracciato passavano merci e legioni. Questo sentiero fa parte parte del Sentiero Italia ( itinerario escursionistico lungo circa 6 166 km che attraversa l'intero territorio italiano)

    Monte la Marta

    Questa montagna di 1.300 mt. di altezza offre una vista panoramica sia sul Vallo di Diano che sulla parte finale della catena dei Monti Alburni. Il percorso può iniziare da Polla, facilmente raggiungibile grazie alla Salerno - Reggio Calabria. All'escursione è fortemente consigliato abbinare una istruttiva visita al Convento di S.Antonio a Polla.

    Monte Carmelo

    Il sentiero coincide per un buon tratto alla strada che porta alla chiesa della Madonna del Carmine per poi proseguire verso il monte Carmelo da cui si ha una spettacolare vista del Vallo di Diano.

    Alla Madonna del Romito

    Tra Campania e Basilicata questo sentiero parte dal Rifugio della forestale di Mandrano a Padula. Tra faggi e pini si raggiunge la cima da cui si possono osservare sia gli Alburni sia il massiccio del Pollino. Fortemente consigliata è la visita alla certosa di Padula prima di rientrare.

    La via dei prigionieri

    Questa strada sterrata deve il suo nome ai prigionieri cecoslovacchi della prima guerra mondiale che smistati a Padula furono utilizzati per creare questa via verso la Basilicata. Il tragitto è molto panoramico. La strada termina ai Piani di Mandranello, un esteso pianoro dove pascolano greggi e corrono liberi i cavalli. Fino ad alcuni anni fa il pianoro è stato utilizzato per l'addestramento dei militari.